#Binotto: abbiamo il miglior motore della #Formula1

Motore, controlli, regolamenti. Continua il discorso natalizio di Mattia Binotto

Quest’anno siamo stati la squadra, sul fronte power unit, sicuramente più controllata in assoluto. Questo che sia prima o dopo le direttive tecniche della FIA. Quando uno ha un certo vantaggio competitivo, inevitabilmente gli avversari tendono a puntare il dito. Quindi credo fosse normale che siamo stati parecchio controllati, lo dicevo, prima e dopo. A tutti i controlli, ci siamo dimostrati di essere perfettamente legali. È un regolamento complesso in generale, un regolamento non facile a volte da interpretare. Ogni costruttore e ogni team cerca sempre di interpretarlo al meglio per estrarne le massime prestazioni. Questo dimostra anche il fatto che la FIA ha emesso quest’anno più di quaranta direttive tecniche di chiarimento, che sia motore o telaio, e dimostra quanto può essere complesso e quanto è necessario, anche dopo alcuni anni (il motore è così dal 2014), eventualmente dover chiarire dei fatti. Da parte nostra, le direttive tecniche sono sempre benvenute, servono a chiarire.

Però ribadisco che da parte nostra siamo stati controllati prima e dopo e non ci sono mai stati dubbi o meno di legalità sui controlli fatti. In passato (e non è un’accusa, ma è per mostrare in che ambito ci muoviamo) per tanti anni si è parlato di consumo di olio in camera di scoppio, in camera di combustione, c’è chi ha vinto dei campionati bruciando olio in camera. Si è chiarito attraverso, ancora una volta, le direttive tecniche, per poi arrivare a una modifica del regolamento per renderlo ancora più chiaro. Questo mostra quanto la complessità è ampia e quanto non è sempre bianco o nero il tema della legalità. Io credo che come Ferrari allora l’unica cosa che abbiamo fatto non è mai stato di puntare il dito sugli avversari, ma renderci conto che avevamo molto lavoro da fare per recuperare, per colmare uno svantaggio prestazionale sulla power unit. Non dico numeri sbagliati quando forse nel 2014 ci mancavano più di 80 cavalli rispetto al miglior motore. Oggi la differenza tra noi e i meno buoni è ben minore di quest’entità.

Però quel che abbiamo fatto allora non è altro che impegno, risorse, sforzi economici e quant’altro per cercare di colmare un vantaggio e per poi essere oggi (lo dico con orgoglio) ad avere il miglior motore che ci sia in Formula 1. E quindi credo che per noi avere un vantaggio prestazionale sulla power unit sia solo un motivo di orgoglio. Quel che è successo ad Abu Dhabi (e con questo chiudo su questo tema), ci sono controlli che la FIA fa prima e dopo la gara. L’elemento principale del regolamento tecnico dice che uno non può consumare più di 110 chili in gara. Quindi la FIA, per potersene assicurare, fa varie misure. Abbiamo rispettato i 110 chili. Lo si vede da quelli che sono i nostri pesi della benzina prima o dopo, da quel che misura il famoso flussometro, da quel che misurano gli iniettori, insomma tutte le misure erano portate a dire che eravamo perfettamente legali, altrimenti saremmo stati, banalmente, squalificati. C’era solo un peso che non tornava tra una misura fatta da una bilancia della FIA e quanto avevamo dichiarato, peso che noi personalmente non abbiamo visto. Si è potuto vedere che a fine gara non era nemmeno più misurabile, perché la benzina nel frattempo è stata consumata.

Se la FIA ha deciso di multarci perché c’era un’incoerenza fra i due valori, non significa non essere stati legali, perché si misura la legalità su altri parametri, i quali erano tutti coerenti. Quindi ancora una volta credo che, con il livello dei controlli che abbiamo avuto durante l’anno, se ci fosse una minima illegalità, sarebbe venuta fuori al primo controllo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. Sig. Zapelloni
    Ferrari miglior motore e migilori piloti (Tranne quando giocano all’autoscontro).
    Tutto il resto no – pit stop, strategie, affidabilita, etc
    Penso che sperare sia tutto risolto in pochi mesi sia utopia.
    La speranza e ripartire il 2020 con una vettura competitiva (tipo 2018) e che il resto migliori quanto basti – che non e poco.
    Grazie,

  2. Accidenti quanto parla.
    Durante l’anno parlava parlava….ora che il mondiale e’ finito pure di piu’.
    Non finisce mai. Una manna per i giornalisti.
    Facesse pure i fatti…..

  3. Miglior motore quando imbrogliano e quello si sa..i piloti lasciamk perdere

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