Il primo incontro con Schumi alla Canonica

 

Wendlinger (links), Frentzen, Schumacher
Wendlinger, Frentzen e Schumacher: lo Junior Team Mercedes 

Ogni volta che torno a mangiare all’Antico Ristorante Fossati di Canonica Lambro mi viene in mente Schumacher. Qui lo incontrai per prima volta a un pranzo ufficiale organizzato da Mercedes Italia per presentare ai giornalisti il loro Junior Team: Michael Schumacher, Heinz Harald Frentzen e Carl Wendlinger. Erano i tre giovani piloti su cui la Mercedes aveva puntato in attesa di un possibile debutto in Formula 1 e li aveva riuniti nel team che partecipava al Mondiale Endurance. Era l’inizio di maggio 1991 quando il campionato arrivò a Monza e la Mercedes organizzò quell’incontro. Dopo pochi mesi Schumacher avrebbe stravolto e travolto il mondo della F1, ma in quel pranzo era ancora un ragazzo timido pur bravissimo a spiegarsi in inglese e a chiedere informazioni sulla storia che impregnava le stanze del Ristorante Fossati, gestito da sempre dalla famiglia Fossati. In quelle stanze con in mattoni a vista, i camini giganteschi, i soffitti a volta erano passati Fangio, Nuvolari, Ascari, Farina, Enzo Ferrari. Per un certo periodo la Ferrari era proprio di casa. Poi Lauda, Reutemann, Ickx, Laffitte, Pescarolo e naturalmente Ayrton Senna.

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L’antico ristorante Fossati

Il Ristorante Fossati è lì da sempre in una splendida casa del Quattocento con il suo risotto alla Milanese, la faraona alla creta, la cotoletta, la cassoeula, l’ossobuco o la mortadella di fegato…

“..ancor vivente Ludovico il Moro di questo albergo il focolar s’accese e di sua fiamma ancor puoi far tesoro. Questa dicitura è incisa su una lastra di marmo all’ingresso…

La storia di questo luogo è antichissima: da cascina di caccia di Ludovico il Moro a stazione di posta che ha rifocillato personaggi come Giuseppe Garibaldi a Vittorio Emanuele

Schumacher dopo quella prima timida volta ci ritornò spesso, qualche volta anche con suo fratello Ralf. Per il risotto e un buon bicchiere di rosso. Chiedeva grandi vini, ricordano al Fossati: Ornellaia, Sassicaia…

Quella prima volta era più interessato a Monza, ai grandi piloti e a raccontare della sua Mercedes made in Sauber… Si era già messo in mostra, nei kart, in Formula 3, nei prototipi, anche se a sentire i tedeschi il più promettente del gruppo era Frentzen. Arrivarono tutti e tre in Formula1… Ma nessuno la travolse come Michael. Il ragazzo si presentò con educazione, un ottimo inglese, tanta curiosità. Pochi mesi dopo a Spa… Ma questa è una storia che avevo già raccontato qui

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. signor zapelloni, quando si parla di schumacher, non posso fare a meno di di non ricordare il suo rivale più pericoloso a fine anni 90, ovviamente parlo di mika hakkinen..d’accordo che shumacher sia stato un fuoriclasse in tutti i sensi, ma volevo sapere da lei, se il finlandese ha ottenuto meno di quanto meritasse…e poi quel grandioso sorpasso a spa 2000 ai danni di schumi se per lei è stato il bello della storia di f1…grazie..

    1. Mika e’ stato un grande avversario. Veloce e leale. Ma credo abbia raccolto il giusto in carriera con i
      suoi due Mondiali

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