#Leclerc a tutto campo: cosi posso battere #Hamilton


A due settimane dal Mondiale (Corona Virus permettendo) Charles Leclerc si è raccontato in lungo e in largo in due lunghe interviste. Una in videochiamata, l’altra sul posto a Barcellona. Eccone le frasi principali per conoscere meglio il numero 1 della Ferrari e il suo momento

“Abbiamo lavorato tantissimo su questo progetto per andare più forte in curva e sicuramente questo ci fa avere una velocità di punta minore. ‘obbiettivo è stato raggiunto perché la macchina la sento meglio in curva, però facciamo un po’ più di fatica in rettilineo. Dobbiamo ancora lavorare sul bilanciamento. Abbiamo lavorato tantissimo nei primi giorni per capire al meglio la macchina e i nuovi sistemi che abbiamo a bordo per avere più flessibilità sul bilanciamento per le diverse piste e i diversi stili di guida. Il passo è positivo,  ma è difficile davvero capire  da questi test il livello di performance”

“È difficile capire come hanno girato la Mercedes e gli altri team. Difficile sapere come andrà in Australia….”

“Avere un contratto lungo mi dà soprattutto tranquillità, ma anche tanta motivazione perché mi motiva lavorare su un progetto a lungo termine perché posso avere una visione con il team sul futuro perché ho la certezza di restare qui altri due, tre anni e questo ci permette di lavorare meglio”

“Io so molto bene con Seb e ho imparato tantissimo da lui. Abbiamo trovato il bilancio giusto anche fuori dalla macchina per lavorare insieme e quello è molto importante, però io rispetterò la decisione della Ferrari qualsiasi dovesse essere. Alla fine so che si può imparare da tutti i piloti del campionato e ogni nuovo compagno sarebbe una  uova opportunità per imparare. Non ho problemi con nessuno dei piloti che la Ferrari potrebbe prendere, ma sarei contento anche di continuare con Seb”

“Sono riuscito a tenere lontana la pressione. Sto meglio mi sento più al mio posto. L’anno scorso ero ancora più giovane, essere in Ferrari a 21 anni era una cosa grandissima, adesso è ancora tutto grandissimo però intanto abbiamo avuto qualche soddisfazione insieme e mi aiuta a sentirmi più a mio agio in questo team”.

“Secondo me da quello che ho sentito finora, dal mio feeling iniziale, sembra che saremo messi un po’ meglio per la gara. Dunque punteremo più alla gare che alle pole, ma poi lo verificheremo più avanti in stagione”

“Le richieste sono diverse rispetto all’anno scorso, però il mio approccio sarà uguale, non mi metto aspettative in più perché alla fine conto solo su di me, sul lavoro che c’è da fare. Sono fiducioso che se io lavoro bene e lavoro bene con la squadra i risultati arriveranno e questa è l’unica cosa che ho in testa ed è la più importante”.

Das? “Come pilota onestamente non avevo mai immaginato nulla di simile”

“La macchina rossa secondo me è sempre la più bella”

“Secondo me Lewis è un grandissimo pilota, molto molto completo, molto consistente. Semplicemente bravissimo, però penso che sia battibile, qualche volta lo abbiamo battuto. Dobbiamo fare tutto perfetto per creare la possibilità. Sarà difficilissimo, ci vorrà tanto lavoro… per adesso lui è un pilota più completo di me, ma io sto lavorando per migliorarmi al massimo e stargli davanti il più possibile

“Ogni pilota ha il suo stile di guida però lui ha più esperienza di me prima di tutto e io nella gestione delle gomme ho ancora qualche miglioramento da fare. Questo oggi è il mio focus. Se c’è qualcosa in cui voglio migliorare adesso è la gestione della gomma, pur sapendo che posso migliorare in tutto”.

“Niente di difficile, solamente quello che succede in una sessione giro dopo giro, come funziona il riscaldamento della gomma, la consistenza, il degrado se è maggiore sul posteriore o sull’anteriore. Su quali gomme ho avuto dei problemi, se ho avuto dei problemi al motore, qualche volta può capitare che in una curva la scalata non sia giusta. Mi scrivo tutto questo sul quadernetto così quando alla sera arrivo al debriefing non dimentico nulla e posso anche essere molto più preciso nelle cose che chiedo agli ingegneri perché quando facciamo tipo 100 giri o 150 in un giorno è molto difficile ricordare come si è comportata la gomma la terzo giro della terza sessione…”.

“Per il collo no perché onestamente mi sono preparato veramente bene e fisicamente sono molto più preparato quest’anno rispetto all’anno scorso. Durante l’inverno ho fatto una lavoro molto più grande del passato sia sull’alimentazione che sulla preparazione atletica. Avevo perso 5 chili, adesso sono a meno 3 perché ne ho riguadagnati due di muscoli con la palestra. Fisicamente non l’ho sentito, ma ho sentito la maggior velocità in curva nel feeling della macchina: nelle curve stiamo andando più veloci”

“No vegano no perché … ci ho provato per due settimane, per poco tempo, però è una cosa abbastanza difficile da fare… e io provo a cucinare da solo a casa ed è abbastanza difficile anche da cucinare… però ho ridotto tantissimo la carne che mangiavo, prima mangiavo quasi solo quello e non mi sentivo bene, adesso l’ho ridotta tantissimo, però non al punto di levarla completamente”

“Spero in gare più aperte con più team che lottano per le prime posizioni. Sarebbe bello per la Formula 1, però oggi è davvero difficile capire quali siano le prestazioni perché non sappiamo quanta benzina avessero a bordo e qualche volta in questi test i team più piccoli cercano la prestazione al limite”

“Non so quanto Max conosca la pista, cambierà abbastanza. Io la conosco dalla Formula 3 non penso vantaggio o svantaggio però Max avrà molto sostegno a Zandvoort e quello aiuta sempre però in termini tecnici non vedo vantaggi o svantaggi”

“La coppa nel salone sarebbe già un  bel regalo”

“Se riguardo l’anno non troverò opportunità mancate. Riguardando al 2019 ne trovo, qualcuna per colpa mia, qualche altra volta abbiamo sbagliato. Riguardando il 2020 vorrei rivedere un anno senza opportunità mancate”

“Sì ho ripensato a Anthoine Hubert, ma con lui ho fatto la stessa cosa che ho fatto con mio padre e Jules: a un certo punto ti abitui al dolore, non vuol dire che ti dimentichi, li ho tutti nel cuore e nella mente. Ma so come e grazie a chi sono arrivato qua. E loro tre mi hanno aiutato. La perdita ti fa relativizzare su tutto, sulla F1 e sulla vita in generale. Mi porto dietro immagini incancellabili: questo abbraccio con mio padre in una gara di kart neanche particolare, mi pare fosse una coppa di Francia. Ma anche quella di me che vinco a Monza e sotto il podio tutto il mio team. C’è anche mia mamma Pascale con loro, non avevo trovato il pass per farla entrare nel paddock, però ha visto la gara in tribuna ed era contenta di stare lì».

“Ho una nuova fidanzata Charlotte. La conoscevo già da tempo, tutto funziona e sono molto contento. Avere dei punti di riferimento per un pilota è fondamentale, perché è facile perderli e perdere poi la testa”.

“Adesso che sono un pilota Ferrari tutti vogliono conoscermi ed essermi amico, più per il lavoro che faccio che per la persona che sono. Un tassista che mi riportò a casa dopo la vittoria a Monza non riconoscendomi mi disse “visto quanto è forte quel Leclerc?”. Mi fece piacere, era sincero, così come i tifosi che mi hanno tenuto su di morale in momenti difficili. Io cerco di mettermi il più possibile in una bolla con la famiglia e con gli amici di sempre, mi permettono di avere una vita normale e quando sbaglio loro ci sono per dirmelo”.

“Mia madre lavora in un salone di bellezza a Montecarlo, non si intende di motorsport come mio padre che smise di fare il pilota perché non aveva abbastanza soldi e mise su una piccola azienda di plastica. Con mamma siamo molto legati e mi aiuta tanto nelle cose pratiche, quando sono andato a vivere da solo mi cucinava e faceva il bucato. Le racconto tutto di me, mi dà anche consigli.

“So di potermi affidare a Nicolas Todt in tutto, così devo solo concentrarmi sulla guida. Pierre Gasly, Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon sono quelli che posso chiamare amici anche fuori dal paddock”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Ahhhj si solo se rubano come sempre..no neanche cosi

  2. Prima deve battere un certo Vettel

Rispondi

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