Marchionne come Ferrari, può aiutare da lassù

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La Formula 1 torna in pista in Ungheria per la 12esima gara della stagione, la prima del dopoMarchionne. Vettel insegue a 17 punti da Hamilton dopo l’errore di Hockenheim. Deve farsi perdonare.

Don’t worry, be happy…

Il presidente Marchionne amava Bobby McFerrin e le sue improvvisazioni jazzistiche. Ne aveva parlato anche in conclusione del Capital Day del primo giugno, la sua penultima uscita pubblica. Non sarà semplice canticchiare il motivetto di McFerrin in questi giorni ungheresi, nella prima gara del dopoMarchionne.

Ora il peso della Ferrari è sulle spalle di Maurizio Arrivabene. Spalle forti, come forte è l’uomo che proprio Marchionne a sorpresa aveva chiamato per dirigere la Gestione Sportiva del Cavallino. Di fianco a Marconne che già frequentava nel cda di Philip Morris, Arrivabene è cresciuto, ha imparato, ha lavorato. Sentirà più degli altri il vuoto. Ma ha la forza per tenere unita la squadra. Per proseguire sulla strada imboccata. Con Mattia Binotto forma una coppia formidabile. John Elkann non lo lascerà solo, Louis Camilleri è un vecchio amico…

Ferrari dopoMarchionne
Bandiera a mezzasta sul motorhome Ferrari a Budapest (via SkyF1)

Quando nel 1988 morì Enzo Ferrari, le Rosse vinsero miracolosamente il primo Gp senza il loro fondatore. Monza, 1988, doppietta Ferrari primo Berger, secondo Alboreto, unica macchia Rossa in una stagione dominata dalle McLaren di Senna e Prost.  “Qualcuno ci ha aiutato da lassù”, dissero ai box. In pista l’aiuto era arrivato da Schlesser che alla prima variante mandò fuori pista Senna che lo stava doppiando…

E Ferrari da lassù aiutò la sua Scuderia anche un anno dopo quando il Gp di Ungheria 1989 si correva in contemporanea con l’anniversario della sua morte. Mansell vinse partendo addirittura dalla 12esima posizione. Anche allora la squadra ringraziò l’aiuto in arrivo da lassù…

Un anno fa Vettel vinse partendo dalla pole. Bottino pieno, ma era una Ferrari diversa. Quest’anno potrà avere tra le scatole le Red Bull. La pole conta, ma non così tanto come potrebbe far pensare la conformazione dell’Hungaroring: solo 14 volte su 32 ha vinto chi partiva dalla pole. Negli ultimi 10 anni solo 3 volte. Certo Hamilton da 5 pole ha ricavato 4 vittorie (più una partendo indietro)…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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