#Monza rinasce nel deserto del Sahara

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Per il lancio della nuova BMW X5, BMW Italia ha realizzato un’impresa senza paragoni: portare le curve iconiche di Monza nella sabbia secolare del Sahara.  Lo storico circuito di Monza ha preso forma a Merzouga, in una delle zone più desertiche del Marocco: un tracciato di 5.793 metri che si staglia tra le sabbie e le rocce del Sahara. Ogni curva, ogni rettilineo, ogni chicane è stata ricostruita fedelmente in scala 1:1, sia nei raggi di curvatura che nelle distanze.

Ci hanno lavorato una quarantina di persone per due settimane. Ingegneri, geometri, tecnici, operai e piloti hanno realizzato un’impresa senza precedenti: ricostruire il tracciato di Monza in mezzo al deserto per poter realizzare un filmato promozionale per l’ultimo Suv, anzi Sav della casa, la quarta generazione della X5.

Il filmato vale la pena di essere visto, come il making of che vi presento in coda al post. Una vera idea geniale, un omaggio ad una delle piste più famose al mondo. Quello che Bmw non ci ha raccontato è il costo dell’operazione…

“Sono stati necessari 4 giorni di studio e di preparazicostruione con topografi, ingegneri e architetti, con 8 postazioni per la progettazione e la simulazione topografica. Per 9 giorni, 4 ruspe e 4 camion hanno scavato 24 metri cubi alla volta per preparare il terreno e rimuovere la sabbia in eccesso; mentre 2 grader e 2 compattatori hanno steso e compattato la pista. Oltre 3500 metri cubi di terra sono stati spostati per dar vita alla pista off-road”.

“Un’opera monumentale che culmina in un’impresa senza precedenti: la nuova BMW X5 (Il lancio sul mercato italiano sarà il 24 e 25 novembre 2018), dopo aver attraversato l’Europa in una viaggio a tappe, ha raggiunto il circuito di “Monza, Sahara” nell’impervio deserto marocchino dove, tra dune di sabbia e rocce, ha sfidato uno dei terreni più ostili del pianeta e affrontato Lesmo, Ascari e Parabolica, dando prova delle sue capacità di guida in fuoristrada, grazie al nuovo pacchetto xOffroad, che fa il suo debutto proprio su questo modello”.

 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Niente da dire, un capolavoro!

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