RedBull e Honda: alleanza pericolosa

RedBull Honda
Red Bull e Toro Rosso nel 2019 avranno motori Honda

La RedBull ha ufficializzato che dal 2019 per due anni gareggerà con motori Honda, lasciando dopo 12 anni di collaborazione la Renault. Non è un colpo di scena, ma è sicuramente una svolta importante per il futuro della Formula 1.

Colpo grosso RedBull

Se la RedBull ha deciso di passare alla Honda dopo aver “testato” i motori giapponesi con la Toro Rosso, significa che è certa del potenziale in arrivo dall’ Oriente. Alla faccia di Alonso, della McLaren weekend di tutti quelli che hanno dato sempre e solo la colpa ai motori Honda.

L’ultimo, decisivo test, è stato al Gp del Canada quando la Honda ha proposto sulla Toro Rosso l’Evo2 della stagione. La differenza vista in pista tra Gasly e Hartley ha detto che il nuovo motore era migliorato addirittura di 0”6. Lo si è visto in Q1 quando Hartley ha usato il nuovo Honda e Garlsy che abveva avuto un problema in Fp3 è tornato al vecchio. Considerate pure il vantaggio dato dalla differenza di gomme montate (quantificato dal team in 0”15) , ma il miglioramento è stato notevole. Era l’ultimo tassello che mancava per convincere la Red Bull al grande salto.

RedBull Honda

Dopo tanti anni (e tante vittorie) con Renault, abbandonare la via francese per quella orientale è davvero un cambiamento enorme. Ma in Red Bull si sono convinti che Renault in futuro avrebbe favorito il proprio team, mentre avere la Honda tutta per sè e poterla usare anche con la Toro Rosso, si sarebbe trasformato in un grande vantaggio.

“Avere Honda con entrambi i nostri team ci garantisce un enorme potenziale. La Honda avrà a completa disposizione tutti i dati raccolti con RedBull e Toro Rosso, garantendoci uno sviluppo più veloce e efficace”, ha commentato Christian Horner.

Prima di firmare il biennale con i giapponesi è stata la stessa RedBull ad avere a disposizione i dati di Renault e Honda e se la scelta è caduta sui motori snobbati dalla McLaren, gli avversari devono avere un motivo in più per stare preoccupati. Con un buon motore la RedBull diventerà ancora più pericolosa per tutti.

Le difficoltà McLaren di quest’anno e i buoni risultati Toro Rosso, ci confermano che la Honda dopo un debutto travagliato ha trovato la strada giusta ed ora gli sviluppi arrivano puntuali portando in pista più cavalli.

La RedBull aveva cominciato la collaborazione con Renault nel 2007 e nell’era del V8 francese ha ottenuto 47 vittorie e 8 titoli mondiali (4 Piloti e 4 Costruttori), quando poi si è passati all’era ibrida sono arrivate altre 10 vittorie. Sono stati 12 anni di trionfi in fin dei conti, 12 anni difficili da dimenticare.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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