Rosso Ferrari @storytel. La parola al presidente Elkann: la mia #Ferrari

Rosso Ferrari è il podcast che ho scritto con Luca Dal Monte per la piattaforma Storytel. Sono 10 puntate ricche di interviste (attuali e d’epoca) che raccontano un mito italiano. Nel decimo episodio ora online parla il presidente John Elkann e ci racconta che cosa rappresenta per lui e la famiglia la Ferrari tanto amata da suo nonno Gianni Agnelli.

Eccone un assaggio:

Se volete scaricare la puntata sul vostro smartphone ecco il link (il primo mese è gratuito): troverete tutte e 10 le puntate:

https://www.storytel.com/it/it/books/1126141-La-Ferrari-degli-Agnelli-10?appRedirect=true

Nel corso della decima puntata l’ingegner Elkann si abbandona ai ricordi e inizia raccontando delle Ferrari del nonno, l’Avvocato Gianni Agnelli, e di come lui e il fratello Lapo amassero da bambini sedersi al volante della sua Testarossa nel garage di casa dei nonni. “Prima ce n’era una sola, così ci sedevamo in macchina, ci scambiavamo il posto di guida e accendevamo il motore per potere poi pigiare l’acceleratore e fare un rumore incredibile. Poi dopo, quando ce n’erano due, avemmo la possibilità di sedere tutti e due al posto di guida, che ovviamente era molto meglio.” E svela che l’elegante combinazione di colori della prima Ferrari posseduta dal nonno, la mitica 166 MM barchetta, fosse un tributo che l’Avvocato Agnelli fece alla madre, scegliendo i colori blu e verde del suo casato.

Ma durante la puntata Elkann racconta anche delle sue Ferrari personali, ad iniziare dalla prima, una 599 promessa a se stesso nel momento in cui la FIAT fosse riuscita ad uscire dalla crisi che la attanagliava nel primo decennio del nuovo secolo. Una vettura color grafite con gli interni blu con la quale riuscì a ritagliarsi momenti di svago sulle strade d’Italia e d’Europa in compagnia della moglie. E ancora, il modello La Ferrari che fu oggetto di un doppio regalo reciproco con Sergio Marchionne per festeggiare il successo dell’operazione Chrysler.

Non poteva naturalmente mancare un’incursione nel mondo della Formula Uno, della quale la Ferrari è indiscussa protagonista da sette decenni a questa parte. Elkann parla di una stagione 2019 che non ha tenuto fede alle promesse della vigilia, ma rinnova la fiducia nella coppia di piloti che nella stagione conclusa da poco ha comunque eguagliato ilnumero di pole position stagionali, che resisteva dal 1974. “Avremmo sicuramente tutti sperato di poter convertire queste pole position in maggiori vittorie,” afferma Elkann, “ma lo spirito di una squadra che vuole vincere è la cosa più importante nel guardare avanti. Mattia Binotto è cresciuto in Ferrari e ha vissuto i momenti di grandi vittorie, così come i momenti più difficili, e sa benissimo che quello che conta è la Ferrari – e questo vale per i piloti: un campione del mondo come Vettel con la sua esperienza, e il grande talento e il potenziale di Charles Leclerc.”

“Ricordo che una volta mio nonno disse a Enzo Ferrari che lui, Ferrari, era abituato a vincere. Enzo Ferrari gli rispose che in realtà lui era allenato a vincere… e in questa parola,” chiosa l’ingegner Elkann, “si capisce tutto di quella che è la cultura, di quella che è e rimane la grande forza della Ferrari.”

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. non meriterebbe nemmeno di seders al volante di una panda…

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.