La vittoria di Danilo Petrucci ha fatto felici tutti, soprattutto Marc Marquez che così ha allungato su Dovizioso in classifica. Per la Ducati è stata una giornata straordinaria, ma ha vinto la Ducati giusta?
Sì, non mi vedo una Ducati che in Ferrari Style ordina a Petrucci di lasciare la vittoria a Dovizioso. Anche perché in un arrivo tirato come quello del Mugello il rischio era di perdere tutto. E comunque credo che la vittoria di Petrucci valga per la Ducati più dei 9 punti persi dal Dovi.
È vero, vincendo oggi il Dovi sarebbe a 3 e non a 12 punti da Marquez, con una doppietta Ducati, con Dovi e Petrucci davanti a Marquez, sarebbe addirittura in testa. Ma il mio non è un discorso aritmetico.
La Ducati aveva bisogno di una vittoria di Petrus per infondere in Danilo ancora più convinzione nei suoi mezzi. Un Petrucci ancora più convinto di se e alleggerito dalla responsabilità della prima vittoria, sarà utilissimo al Dovi nella sua lotta per il titolo.
Perché anche dal Mugello è arrivata la conferma: per battere Marquez la Ducati deve lavorare con due punte (e magari evitare di farsi prendere la scia in qualifica). E comunque una Ducati che in tre anni di fila vince al Mugello con tre piloti diversi è un segnale di forza mica male.
E comunque la storia dell’amicizia Dovizioso-Petrucci è di quelle che fanno bene allo sport. Il Dovi lo ha preso sotto la sua ala protettrice, lo segue come un fratellone, lo aiuta ad alimentasi meglio, ad allenarsi meglio, a sfruttare meglio le sue forze. Certo mai poteva pensare di crescersi in casa il suo carnefice… Ma adesso sa di avere di fianco un grande alleato per battere Marquez.